La vasectomia è un intervento chirurgico ambulatoriale della durata di circa 40 minuti che consiste nella legatura e sezione dei dotti deferenti, canali deputati al trasferimento degli spermatozoi dal testicolo alle vescicole seminali. L’intervento comporta l’interruzione del transito degli spermatozoi, impedendogli quindi di raggiungere le vescicole seminali, avendo come esito la mancata emissione di questi all’interno del liquido seminale al momento dell’eiaculazione, portando quindi il paziente a ‘sterilità’. La vasectomia viene eseguita tradizionalmente in anestesia locale e richiede due piccole incisioni chirurgiche a livello delle porzioni laterali dello scroto. I dotti deferenti vengono isolati, sezionati e legati sia a livello dell’estremità testicolare e di quella prostatica (la sezione si estende per circa 1 cm solamente a livello scrotale). A fine intervento vengono posti 2-3 punti di sutura in materiale riassorbile, senza quindi necessità della loro rimozione successiva. Esiste inoltre la vasectomia senza bisturi, procedura che si esegue tramite un’unica incisione centrale.

L’efficacia della procedura chirurgica a fini contraccettivi viene valutata tramite l’esecuzione di spermiogrammi (analisi del liquido seminale), solitamente 2 e 3 mesi post-intervento, con eventuale loro ulteriore ripetizione fino a che non venga confermata la completa assenza di spermatozoi. Fino a tale momento al sterilità non viene garantita, pertanto è necessario a tal fine ricorrere ad altri metodi contraccettivi. L’intervento va considerato come irreversibile, nonostante esista la possibilità di riconnessione dei dotti deferenti tramite intervento micro-chirurgico.